Disaffezione al lavoro_Eudaimon_WelfareAziendale
25 Gennaio 2024

Disaffezione al lavoro: un fenomeno sempre più diffuso

Spesso operatori e professionisti, impegnati quotidianamente in attività che implicano le relazioni interpersonali, finiscono per rendere la propria vita lavorativa una fonte di stress continuo.

L'azienda non dev’essere una mera erogatrice di servizi, ma ha il ruolo di prendere per mano e accompagnare i propri collaboratori, trasmettere valori e attenzione.

La disaffezione al lavoro è un fenomeno sempre più diffuso e lo scenario descritto dal 6° Rapporto Censis-Eudaimon* lo conferma.

Anche a causa di un welfare pubblico inaccessibile, 8 persone su 10 chiedono supporto per accedere ai servizi, e 9 persone su 10 ritengono fondamentale questo accompagnamento verso la soluzione.

Ma vediamo di capire meglio di cosa si tratta e soprattutto il perché la disaffezione al lavoro accade.

*Per approfondire leggi l’articolo dedicato.

Cos’è la disaffezione al lavoro?

La disaffezione al lavoro, nota anche come disimpegno lavorativo o disinteresse professionale, si riferisce a uno stato in cui un individuo si sente stanco, svogliato o apatico nei confronti della propria attività lavorativa.

Questo fenomeno può manifestarsi in diversi modi, tra cui: mancanza di motivazione, indifferenza nei confronti delle responsabilità lavorative, assenza di entusiasmo e senso generale di insoddisfazione.

Le cause della disaffezione al lavoro possono essere ovviamente molteplici e soggettive, ma nella maggior parte dei casi includono fattori come:

  • mancanza di opportunità di crescita professionale,
  • mancanza di riconoscimento,
  • carichi di lavoro eccessivi,
  • scarsa leadership,
  • conflitti sul posto di lavoro,
  • mancanza di equilibrio tra vita professionale e personale,
  • mancanza di chiarezza nei ruoli e nelle aspettative.

La disaffezione al lavoro può avere conseguenze negative sia per gli individui che per le organizzazioni; può portare - a livello personale - a stress e insoddisfazione, bassa autostima e, in ultima analisi, a un calo delle prestazioni lavorative.

Anche per le aziende tuttavia esiste un impatto significativo: la disaffezione al lavoro può tradursi in un basso livello di produttività, elevato turnover, assenze frequenti e un clima organizzativo poco positivo.

Per problematiche di questo tipo, capita però più spesso di sentir parlare di “burnout lavorativo”, piuttosto che di disaffezione al lavoro: ma sono la stessa cosa?

Disaffezione al lavoro o burnout lavorativo?

La disaffezione al lavoro e il burnout lavorativo sono concetti correlati, ma non sono la stessa cosa.

Tuttavia, questi termini spesso vengono utilizzati in modo intercambiabile perché entrambi riguardano il benessere e la soddisfazione dei dipendenti sul posto di lavoro.

Vediamo le principali differenze.

  • Disaffezione al lavoro

si riferisce a uno stato in cui un individuo si sente stanco, svogliato o apatico nei confronti del proprio lavoro.

Può manifestarsi come mancanza di motivazione, indifferenza verso le responsabilità lavorative, e un senso generale di insoddisfazione.

Le cause possono variare e includere mancanza di opportunità di crescita, mancanza di riconoscimento, carichi di lavoro eccessivi, e altre sfide legate all'ambiente lavorativo.

  • Burnout Lavorativo

è uno stato più avanzato e grave rispetto alla disaffezione.

Si tratta di un esaurimento fisico, emotivo e mentale causato da uno stress cronico legato al lavoro. Il burnout coinvolge sintomi più gravi, come affaticamento estremo, ansia, depressione, e può influire negativamente sulla salute fisica e mentale dell'individuo.

Le cause del burnout spesso includono carichi di lavoro eccessivi, mancanza di controllo sul proprio lavoro, mancanza di supporto sociale, e altri fattori stressanti.

In sostanza, la disaffezione al lavoro può essere considerata una fase iniziale o un sintomo del burnout.

Mentre la disaffezione riguarda la mancanza di interesse e motivazione, il burnout rappresenta uno stato più avanzato di esaurimento, coinvolgendo una serie di sintomi fisici e psicologici gravi.

Entrambi i concetti, tuttavia, evidenziano l'importanza di affrontare le sfide legate al lavoro e promuovere un ambiente lavorativo sano per prevenire il deterioramento del benessere dei dipendenti.

Come riconoscere dal principio quindi l’insorgere della disaffezione al lavoro?

Le 4 fasi con cui si manifesta la disaffezione al lavoro

La disaffezione al lavoro si manifesta ovviamente in modo progressivo e generalmente in diverse fasi, anche se non esiste un modello universalmente accettato come nel caso del burnout.

Tra le fasi comuni che possono caratterizzare la disaffezione al lavoro troviamo:

1.Insoddisfazione Iniziale

Questa fase può iniziare con una generale insoddisfazione nei confronti del lavoro. L'individuo può percepire che le attività lavorative non sono stimolanti o gratificanti, e può sperimentare una mancanza di coinvolgimento

2. Mancanza di Motivazione

Con il tempo, la mancanza di interesse può evolversi in una mancanza di motivazione. L'individuo può iniziare a sentirsi apatico nei confronti delle proprie responsabilità lavorative, con una diminuzione dell'impegno e dell'energia dedicata al lavoro.

3. Distacco Emotivo

In questa fase, l'individuo può iniziare a distaccarsi emotivamente dal lavoro e dai colleghi. La sensazione di estraneità può portare a una mancanza di connessione con il contesto lavorativo, riducendo il senso di appartenenza.

4. Diminuzione delle Prestazioni

La disaffezione al lavoro spesso si riflette in una diminuzione delle prestazioni sul lavoro.

L'individuo potrebbe non essere più in grado di mantenere il livello di produttività e di qualità del lavoro precedente.

5. Assenteismo e Ritiro

Nelle fasi più avanzate, la disaffezione può portare a comportamenti come l'assenteismo frequente o il ritiro sociale. L'individuo potrebbe cercare di evitare il lavoro o interagire meno con i colleghi.

6. Cambiamenti Comportamentali

La disaffezione può manifestarsi attraverso cambiamenti comportamentali, come una maggiore irritabilità, cinismo o negatività. L'individuo potrebbe anche mostrare segni di scoraggiamento e frustrazione.

È importante sottolineare che tali fasi variano da persona a persona e possono essere influenzate da vari fattori, tra cui l'ambiente lavorativo, la natura delle responsabilità lavorative, le dinamiche relazionali e altri aspetti personali.

Riconoscere precocemente i segnali di disaffezione e affrontare le cause sottostanti può essere cruciale per prevenire il peggioramento della situazione.

Come evitare o ridurre la disaffezione al lavoro?

Evitare la disaffezione al lavoro richiede un approccio olistico che coinvolga sia l'individuo che l'organizzazione.

Alcune accortezze possono però aiutare a prevenire la disaffezione al lavoro; ad esempio:

  • chiarezza nelle aspettative

Fornire chiare definizioni dei ruoli, delle responsabilità e degli obiettivi ai dipendenti può aiutare a evitare confusione e incertezza.

  • Promozione del benessere

Le organizzazioni dovrebbero promuovere programmi di benessere che supportino la salute fisica e mentale dei dipendenti. Questi possono includere iniziative per gestire lo stress, promuovere la salute fisica e offrire risorse per il miglioramento del benessere generale.

  • Equilibrio tra vita professionale e personale

Favorire un equilibrio sano tra lavoro e vita personale è essenziale. Politiche che supportano orari flessibili, lavoro da remoto e giorni di riposo possono contribuire a ridurre il rischio di esaurimento.

  • Riconoscimento e apprezzamento

Riconoscere e apprezzare il lavoro dei dipendenti può migliorare il morale e la motivazione. Questo può essere fatto attraverso riconoscimenti formali, feedback positivi e opportunità di crescita e sviluppo.

  • Coinvolgimento e partecipazione

Favorire un ambiente in cui i dipendenti si sentano coinvolti e parte integrante del processo decisionale può migliorare il loro senso di appartenenza e impegno.

  • Sviluppo professionale

Offrire opportunità di formazione e sviluppo professionale può mantenere alto l'interesse dei dipendenti, fornendo loro stimoli e prospettive di crescita.

  • Comunicazione aperta

Una comunicazione aperta e trasparente tra i dipendenti e la leadership può contribuire a prevenire la disaffezione, fornendo informazioni chiare su obiettivi, cambiamenti e aspettative.

  • Gestione dello stress

Fornire risorse e programmi per gestire lo stress può aiutare i dipendenti a sviluppare abilità di coping efficaci e a mantenere un buon equilibrio emotivo.

  • Cultura organizzativa positiva

Promuovere una cultura organizzativa che valorizzi il benessere, la collaborazione e il rispetto reciproco può contribuire a creare un ambiente di lavoro più sano e motivante.

  • Ascolto attivo

Creare opportunità per ascoltare le preoccupazioni e le opinioni dei dipendenti è essenziale. L'ascolto attivo può contribuire a identificare potenziali problemi prima che diventino gravi.

Implementare queste strategie richiede certamente uno sforzo collaborativo da parte dei leader e dei dipendenti stessi, ma innegabilmente un ambiente di lavoro che promuova il benessere, la partecipazione e l'apprezzamento può contribuire significativamente a prevenire la disaffezione e a mantenere un clima positivo sul posto di lavoro.

Euty per evitare lo stress lavorativo e la disaffezione al lavoro

Ecco quindi che entra in gioco Euty!

Secondo Eudaimon l’azienda dev’essere un punto di riferimento per i lavoratori, che vi dedicano oltre un terzo del proprio tempo, e - per far questo - serve un progetto che li veda al centro, che venga loro costruito attorno per rispondere alle esigenze di supporto.

Euty è un nuovo modo di fare welfare: un'APP, pensata come strumento per aiutare le persone ad affrontare i piccoli grandi cambiamenti della vita.

Si rivolge a tutti offrendo contenuti formativi, procedure burocratiche, consigli, indicazioni e servizi specifici, tutto raccolto per moduli che rappresentano le diverse "tappe della vita".

Euty nasce proprio per offrire risposte; è una guida per la vita di tutti i giorni, è un servizio sempre a portata di mano, che permette all’utente di compiere scelte di welfare consapevoli, offrendo risposte alle domande del quotidiano e accompagnando alla migliore soluzione per ogni specifico bisogno.

Informazione, orientamento individuale, risposte concrete e molto altro…

Per saperne di più, compila il form senza impegno: eudaimon.it/it/euty/


Torna al blog
Scopri
EUTY